La via per Isfahan

La via per Isfahan

Nel libro "La via per Isfahan" Gilbert Sinoué descrive Ibn Sina / Avicenna durante i suoi spostamenti in molte diverse località, generalmente in fuga per cambio di clima politico nella località in cui prima si era ben inserito.

Note generali

Dalla lettura dell’interessante libro La via per Isfahan di Gilbert Sinoué, m’é venuta voglia di rivedere il percorso da ibn Sina / Avicenna tracciato su una mappa Google, e di capire un po’ di più sulle località e i personaggi di cui parla il libro.

Molte delle località nel tempo sono sparite, altre hanno cambiato nome, altre ancora sono state inglobate in località maggiori, come per esempio Raiy che oggi fa parte di Teheran, e altri problemi con le traduzioni dei nomi dall’arabo, al francese (lingua usata dall’autore) all’italiano (la versione che ho letto). E’ stato comunque un interessante viaggio virtuale nel tempo e nello spazio, dato che non mi sono mosso da casa.

In questo sito ho messo anche i miei appunti sui personaggi citati nel libro, perché sono tanti, con tanti legami fra di loro, decisamente troppi per la mia memoria, e prima di cominciare a raccogliere dati nei miei appunti mi sono perso diverse volte, e diverse volte ho dovuto riprendere la lettura.

Nel libro c’è una mappa generica con le località maggiori, mappa che mi è stata utile, però il libro cita anche diverse altre localita che volevo mappare.

In questo lavoro ho usato anche il libro "Avicenna and His Works" scritto nel 1958 da Soheil M. Afnan, in particolare il capitolo secondo "Life and Works of Avicenna" che in poche pagine ripercorre lo stesso tragitto geografico trovato nel libro di Sinoué, con i nomi delle località a volte scritti in modo diverso, e quindi a volte utili alla mia ricerca su Google Maps.

Utile è stato anche il sito della WikiShia (http://en.wikishia.net/view/Ibn_Sina) nella pagina dedicata ad ibn Sina.

Il percorso di ibn Sina / Avicenna che ho tracciato nella mappa non è comunque molto preciso per i problemi esposti sopra.

Il turbolento periodo storico in cui si muove ibn Sina è ben descritto da un commento di Firdussi, ospite nella casa del padre di ibn Sina: Dopo la conquista araba e la caduta degli abbassidi, stiamo correndo verso l’abisso. La nostra terra è lacerata: Samanidi, Buyidi, Zyaridi e Kakuyidi, tante dinastie ognuna col suo piccolo re, che regnano in piena confusione. E nell’ombra l’aquila turca che si fa beffe dei nostri signori e trae profitto dalle loro divisioni.

Le tappe principali di Avicenna

Ibn Sina / Avicenna durante la sua vita si è spostato in molte diverse località, generalmente in fuga per cambio di clima politico nella località in cui prima si era ben inserito.
Vediamo qui da che anno a che anno dove si trovava:
(Le varie località hanno a volte cambiato nome nel tempo, oppure sono conosciute con nomi diversi).

Dinastie del periodo

Le varie dinastie con le quali ha a che fare ibn Sina, che lo accolgono per i suoi servizi, e poi magari cercano di ucciderlo per motivi politici, sono:

Abbasidi: Dinastia musulmana di califfi che governò dal 750 al 1258. In decadenza dopo la conquista araba. Discendenti da al-῾Abbās zio di Maometto.
http://www.treccani.it/enciclopedia/abbasidi/

Samanidi: regnarono dall’819 al 1005 su Khorasan e Transoxiana con Bukhara per capitale. Prende il nome da Saman Khoda / Khudat, persiano zoroastriano convertito all’Islam. Fu vassalla degli Abbasidi.
http://www.treccani.it/enciclopedia/samanidi/
https://howlingpixel.com/i-en/Samanid_Empire

Ziyaridi: prendono il nome dal fondatore Mārdavīj b. Ziyār che regna sulle regioni costiere del Caspio meridionale, denominata Ziyar, nei secc. X e XI inizialmente come vassallo dei Samanidi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Ziyaridi
http://www.treccani.it/enciclopedia/ziyaridi_%28Dizionario-di-Storia%29/

Buyidi: dominano direttamente o indirettamente Persia e Iraq tra X e XI secolo. Devono il nome ad ʿAlī ibn Būya che nel 934 conquista la provincia del Fars e stabilisce la capitale a Shiraz.
http://www.treccani.it/enciclopedia/buwaihidi_%28Dizionario-di-Storia%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Buwayhidi

Ghaznavidi: dinastia turca divenuta dominante nel Khorasan, l’Afghanistan e il Punjab tra X e XII secolo. Il nome trae origine dalla città di Ghazna, oggi Ghazni, a sud di Kabul, in Afghanistan.
Il poeta Firdussi, in una conversazione con ibn Sina a proposito dei Ghaznavidi, parla de "l’aquila turca che si fa beffe dei nostri signori e trae profitto dalle loro divisioni".
https://it.wikipedia.org/wiki/Ghaznavidi

Kakuyidi: dinastia fondata da Ibn Dushmanziyar, governano le regioni di Jibal e l’Iraq persiano (Media), dal 1008 al 1051. I kakuyidi hanno il controllo di Isfahan intorno al 1008 con Sayyida Shirin, che gestisce le reggenze dei suoi giovani figli Majd al-Dawla a Ray e Shams al-Dawla ad Hamadan.
https://en.wikipedia.org/wiki/Kakuyids

Personaggi

Vediamo prima la famiglia di ibn Sina.

Ibn Sina (980-1037) alias Abū ’Alī al-Ḥusayn ibn ’Abd Allāh ibn al-Ḥasan ibn ’Alī ibn Sīnā, per gli amici Alì, noto in occidente come Avicenna.

Ibn Sina sta per figlio di Sina, ma contando la quantità di “ibn” nel suo nome completo: Abū ʿAlī al-Ḥusayn ibn ʿAbd Allāh ibn al-Ḥasan ibn ʿAlī ibn Sīnā , si vede che era il pronipote di un certo Sina.
Sciita. Nato molto probabilmente nella casa della madre ad Afshana, vicino a Bukhara. Ha scritto una gran quantità di opere importanti come filosofo e come medico, tanto che oggi è considerato "il padre della medicina moderna", e per ben sei secoli le sue opere sulla medicina sono state un riferimento insuperabile.

Uno storico della scienza, George Sarton, ha scritto che Avicenna è stato: "il più famoso scienziato dell’Islam e uno dei più famosi di tutte le razze, luoghi e tempi" (Introduction to the History of Science – 1927)

https://it.wikipedia.org/wiki/Avicenna
http://en.wikishia.net/view/Ibn_Sina


Abd Allah / Abdullāh / Abdallah ibn Sina: padre di Alì. Persiano nativo di Balkh, trasferito a Karmaithan di cui fu governatore, poi ad Afshana (il libro dice Isfahan) dove si sposa, e infine Bukhara dove è nominato esattore delle tasse per l’emiro Nuh II. Convertito ismailita dallo sciismo duodecimano. Era un amante del sapere e la sua casa era un luogo d’incontro per eruditi su varie discipline.

Setareh / Sitāra / Sitarah: parola persiana che significa stella, madre di Alì. Ebrea nata ad Afshanah.

Mahmud / Mahmoud: figlio cadetto di Abd Allah, fratello di ibn Sina.

Gli altri personaggi incontrati nel libro

Nota: ho cercato di presentare i personaggi in ordine alfabetico, però nel romanzo i nomi vengono presentati a volte interi e a volte semplificati, per esempio Abu Obeid el-Jozjani a volte è presente come el-Jozjani, altre volte Obeid, per cui suggerisco di cercarli con la funzione find (Ctrl+f nei browser su PC).

Abd al-Malik II: samanide, figlio di Nuh II, spodesta e acceca il fratello Abd al-Mansur II e diventa emiro di Bukhara, lo sarà per poco tempo perché verrà a sua volta detronizzato "dall’aquila turca", con il contributo di Mahmud il Ghaznavide che usa come pretesto la detronizzazione di Mansur.
Questi fatti avvengono quando ibn Sina ha 21 anni.
https://en.wikipedia.org/wiki/Abd_al-Malik_II_(Samanid_emir)

Abu el-Kassim el-Kirmani: lo studente che portò a ibn Sina un impressionante questionario a nome degli altri studenti, questionario al quale ibn Sina rispose puntualmente.

Abu Ghalib: il droghiere da cui si serve di ibn Sina per acquistare erbe rare e droghe, e dove Yasmina e el-Jozjani trovano riparo durante l’assedio di Hamadhan. Il figlio del droghiere farà poi da guida nella fuga di ibn Sina, con el-Jozjani e Yasmina verso Isfahan.

Abu Shawk ibn Annaz (Hisam al-Din Abu Shawk Faris II Muhammad II): capo dei curdi, cerca di annettersi la regione del Jibal. Nemico di Shams el-Dawla, lo attacca e lo sconfigge ad Hamadhan in una battaglia alla quale assiste come medico di Shams anche ibn Sina che cercherà di curare i numerosi feriti.

Abu Mansur el-Jabban: grande filologo a Isfahan, in una dei periodici incontri culturali dall’emiro Ala’ al-Dawla critica ibn Sina per la poca conoscenza della grammatica araba.

Abu Mansur el-Mazhari: filologo morto nel 980 quando ibn Sina nasceva. Un riferimento culturale per ibn Sina.

Abu Nasr el-Arrak: matematico di professione e pittore a tempo perso, incontrato casualmente in un khan, dice ad ibn Sina che verrebbe accolto volentieri alla corte di Alì ibn Ma’mun, l’emiro di Gurgandj, e che lui lo presenterà.

Abu Obeid el-Jozjani / Abu ’Ubayd al-Juzjani: figlio del comandante Osman che tiene prigioniero ibn Sina, viene guarito da ibn Sina, diventa suo discepolo nel 1012, lo accompagnerà per 25 anni e completerà la sua autobiografia dopo la morte di ibn Sina (autobiografia alla quale il libro "La via per Isfahan" si ispira).

Abu Sahl el-Massihi: collega competente e amico di Ibn Sina, si conoscono all’ospedale di Bukhara. Di lontana discendenza nestoriana. Autore de “I Cento”, manuale di medicina in cento capitoli apprezzato in tutta la Persia. È stato maestro di Ibn Sina e gli spiegò Galeno, Ippocrate, Paolo di Egina, Oribase, e il celebre Libro reale del medico zoroastriano Ibn Abbas.
Morirà in una tempesta di sabbia nel deserto.
https://en.wikipedia.org/wiki/Abu_Sahl_%27Isa_ibn_Yahya_al-Masihi

Abu Said el-Maksumi: giovane ammiratore di ibn Sina, sarà spesso al suo fianco.

Abu Sa’d (or Abu Sa’id) II Dakhdul (o Dakhduk): sceicco di grande cortesia e di mente aperta, amico di Shams al-Dawla e su suo invito ospita ibn Sina in esilio per 40 giorni, dopo che l’esercito in ribellione aveva chiesto la morte per essere stato pesantemente criticato.

Abu Bakr el-Barguy: giureconsulto, consulente del diritto per l’emiro di Bukhara, chiede ad ibn Sina di scrivere un paio di importanti e corposi trattati, poi però non riesce, o non vuole, intercedere per lui quando viene ingiustamente accusato di aver dato fuoco alla ricchissima biblioteca reale ed espulso dall’ospedale dove lavora come medico.
Ibn Sina dovrà fuggire da Bukhara.

Ahmad el-Soheyli: visir dell’emiro Alì ibn Ma’mun a Gurgandj, perspicace e grande senso diplomatico. Aiuta ibn Sina a fuggire da Gurgandj quando rifiuta l’ordine di Mahmud il Ghaznavide che vuole tutti i sapienti, gli intellettuali e gli artisti di Gurgandj trasferiti alla sua corte.

Ala el-Dawla: emiro di Isfahan dal 1007-08, zio di Shirin / Sayyeda, marito di Laila.
Dawla è titolo onorifico che significa nazione e l’emiro è conosciuto come “Spirito della nazione”.
Ibn Sina gli scrive per avere la sua protezione.
In seguito Ala el-Dawla dichiara guerra a a Samà el-Dawla e al suo visir, Taj el-Molk nel 1023.
Ala el-Dawla non è poi capace di salvare Yasmina/Mariam e ibn Sina del califfo di Bagdad El-Qadir.

http://www.iranicaonline.org/articles/ala-al-dawla-abu-jafar-mohammad-b

(Nella foto: Shah Ismail e Ala al-Dawla guardano i loro cani in combattimento come presagio del risultato della prossima battaglia)

Alì Ibn Ma’mun II: emiro di Gurgandj (Old Urgench), eredita il trono dal padre (?), Ma’mun I of Khwarazm, fondatore della dinastia, e assume a sua volta il titolo di Kharazm-shah, sovrano di Kharazm. Sposa Kaldji (Hurra-yi Kalji), la sorella di Mahmud il Ghaznavide pensando di ottenere la sua protezione, invece trova alla mercé del Turco. Fratello di Abu al-Hasan ’Ali, e stando alla Wikipedia è da questo fratello che ha ereditato il trono.
La breve sequenza dei regnanti Mamun:
  • Ma’mun I ibn Muhammad 995;
  • Abu al-Hasan Ali 997;
  • Ma’mun II ca. 1008-09;
  • Abu’l-Harith Muhammad 1017.
Sono stati poi rimpiazzati da Gaznavidi.
https://en.wikipedia.org/wiki/Ma%27mun_II
https://en.wikipedia.org/wiki/Abu_al-Hasan_Ali

Anbar: eunuco di tipo khassi, quindi con la sola asportazione dei testicoli. Eccezionalmente intendente del palazzo di Ibn Ma’mun a Gurgandj.

el-Arudi (Abu el-Hosayn): il vecchio curdo, vicino di casa di ibn Sina, che ibn Sina libera dai calcoli. Marito di Salwa e padre di Warda di cui ibn Sina si innamora.

El-Farabi (870-950) è stato un importante filosofo dell’epoca d’oro islamica. Era conosciuto come "il secondo maestro", collocato subito dopo Aristotele, "il primo maestro".
Nasce a Otrar (detta anche Farab).
Si è occupato di logica, religione, metafisica, cosmologia, psicologia, politica, arte, musica, inventò diversi strumenti musicali e un sistema tonale tuttora in uso nella musica araba.
Nel 2016 gli è stato dedicato un asteroide che porta il suo nome.
https://it.wikipedia.org/wiki/Al-Farabi

Nel libro si cita un el-Farrabi, con due “r” descritto come commentatore della Teologia di Aristotele, libro letto e riletto da ibn Sina.
Nelle note del libro viene poi riportato che in realtà, ciò che ibn Sina credeva essere la Teologia di Aristotele erano solo degli estratti delle Enneadi di Plotino, erroneamente attribuiti al filosofo greco. Questo errore di attribuzione peserà su tutta la sua opera filosofica.

El-Farrubi: capo carovaniere, rifornisce l’harem di Alì Ibn Ma’mun a Gurgandj. Da lui ibn Sina riscatta Sinja per seicentosessanta dinari.

el-Hosayn ibn Zayla: zoroastriano originario di Isfahan, uno degli allievi più attenti di ibn Sina a Bukhara. Ha 4 anni più di ibn Sina. Un parsi, uno degli adepti della religione del fuoco insegnata da Zarathustra che rifiutavano di convertirsi all’Islam. Insegna matematica alla madrasa di Hamadhan. Aiuta ibn Sina a fuggire dalla cella in cui è rinchiuso per ordine di Samà el-Dawla. Nella fuga verso Isfahan sono coinvolti anche Mahmud, il fratello di ibn Sina, el-Maksumi, Yasmina e Abu Obeid come guida. Ibn Zayla e el-Maksumi partono per primi.

el-Marzuban: l’emiro di Tarum attaccato da Shams el-Dawa accompagnato dal figlio Samà e da ibn Sina nel suo ruolo di medico. Nel 948 el-Marzuban aveva atttaccato Raiy e fu poi sconfitto a Qazvim e imprigionato.

el-Mughanni: musico ammirato da ibn Sina.

el-Natili (Abū Abdullah al-Nātili): precettore di Ibn Sina, ebbe un ruolo importante nella sua formazione, ma l’arrogante ibn Sina lo considerava un asino, un incompetente, e lo indusse al licenziamento.

El-Qadir: califfo abbaside di Baghdad dal 947 al 1031, l’“Ombra di Allah sulla terra”, ebbe in regalo Yasmina che divenne la sua favorita, per Yasmina fu però un’esperienza infernale.
https://it.wikipedia.org/wiki/Al-Qadir

el-Sabr: capo di una banda di Ayyarun, briganti vagabondi che seminano il terrore dove passano.
Cattura ibn Sina con Yasmina e el-Jozjani.
Ibn Sina lo guarisce dall’impotenza con una polvere che contiene un alcaloide estratto dalla corteccia della Pausinystalia Yohimba.
Nell’accampamento di el-Sabr arriva poi inaspettato Mahmud, il fratello di ibn Sina, che l’aveva cercato dappertutto.

(Nella foto: Pausinystalia Yohimba)

el-Thalibi: (961-1038) filologo alla corte di Alì Ibn Ma’mun, intimo dell’emiro a Gurgandj.
Incontra ibn Sina in un invito a corte.

https://en.wikipedia.org/wiki/Al-Tha%27alibi

(Foto: partita a scacchi fra el-Thalibi e Bakhazari in un dipinto di Ludwig Deutsch (1855–1935)

Fakhr el-Dawla: (952-997) capo dei Buyidi, sconfigge l’emiro Kabus. Marito di Shirin/Sayyeda alla quale lascia due figli: Majd el-Dawla, depresso, che gli succede in Rey, e Shams al-Dawla che diventa emiro di Hamadhan.

https://en.wikipedia.org/wiki/Fakhr_al-Dawla

(Foto: moschea Fakht al-Dawla a Teheran)

Firdussi: (940-1020) “il paradisiaco”, invitato in casa Sina, proveniva da Tus, nel Khorasan, ed era di passaggio.
Ha scritto i primi 35.000 versi di un poema da 70.000: la traduzione dal pahlavi del Khvatay-namak, si chiamerà Shah-nameh, Il Libro dei Re.
Chiamato el-ustaz, il maestro, da Ibn Ahmad el-Biruni. Si metterà al servizio dell’emiro Nuh II.

http://www.treccani.it/enciclopedia/firdusi/
http://www.ilcrepuscolo.altervista.org/php5/index.php?title=Firdusi

(foto: Monumento a Firdussi in piazza Firdussi a Teheran. Ai piedi del poeta sono raffigurati gli eroi dello Shahnameh ovvero “Il libro dei Re”, il guerriero Zal ed il mitico uccello Simurg.)

Hassanwaih: il nonno di Hilal ibn Badr, al quale Shirin / Sayyeda chiese aiuto diversi anni prima che un altro aiuto gli arrivasse dal nipote.

Hilal ibn Badr: principe curdo che si muove in soccorso della regina Shirin / Sayyeda a Raiy.

Ibn Ahmad el-Biruni (Abū Rayhān al-Bīrūni): 973-1048 - Considerato uno degli spiriti più dotati del tempo.
Matematico, filosofo, linguista, teologo, scienziato, storico, geografo, antropologo, enciclopedista, astronomo, astrologo, farmacista e medico.
Ancora oggi considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi.

Nacque in un luogo di nome Bīrūn, vicino a Kath, nel Khwārizm, da una famiglia modesta che, pur essendo persiana a tutti gli effetti, proveniva dal Tagikistan, a est.
Insieme ad al-Rāzi e ad Ibn al-Haytham fu anche uno dei primi e più autorevoli esponenti del metodo scientifico moderno, basato sulla sperimentazione e sull’osservazione.

Lascia Uzbek per entrare al servizio dell’emiro Nuh II. Poi va alla corte di Gurgan, presso l’emiro Kabus.
Di 7 anni più vecchio di ibn Sina / Avicenna, e suo grande amico.

Gli è stato dedicato un cratere sul Mare Marginis della Luna, e anche un asteroide.

https://en.wikipedia.org/wiki/Al-Biruni

Nel IX secolo il califfo abbaside di Baghdad, Abù Ja’far Abdullah al-Ma’mun, creò uno dei centri di studio più imponenti che la storia umana abbia mai conosciuto, noto col nome di Bayt al-Hikma, La casa della saggezza. In questa casa ha insegnato anche el-Biruni e fra i suoi migliori allievi c’è stato ibn Sina.

Nel libro La casa della saggezza di Jim Al-Khalili (fisico teorico e divulgatore scientifico), c’è un intero capitolo il “12 - Il principe e il povero” completamente dedicato a el-Biruni (il povero) e ibn Sina (il principe). L’autore del libro così ce li descrive:

Di tutti i grandi pensatori ed eruditi dell’età dell’oro dell’Islam, questi due uomini furono i più grandi, paragonabili sotto ogni aspetto a quanto di meglio avesse prodotto la Grecia nel suo periodo aureo.

Il più giovane dei due era stato un
enfant prodige privilegiato; crescendo era diventato una superstar arrogante, una celebrità del sapere che con la sua filosofia avrebbe influenzato le menti più grandi del mondo e il cui “Canone di medicina (al-Qānūn fi al-Tibb)” sarebbe diventato il più importante testo di medicina per più di cinquecento anni. Il suo nome era Ibn Sīna, ma in Occidente è più noto come Avicenna.

L’altro uomo, [el-Biruni] di sette anni più anziano, più tranquillo, meno esuberante, proveniente da una famiglia modesta ma dotato di una mente enciclopedica e di uno spirito tagliente come un rasoio, oggi non è altrettanto famoso.


Il Poema della medicina di ibn Sina, tradotto in latino, rimase fino al XVI secolo un fondamentale testo di studio nelle Facoltà e Scuole di medicina.

Avicenna descrive in versi ad un immaginario discepolo la teoria e la pratica della medicina, realizzando così anche nella forma l’ideale del sapiente (medico e filosofo, ma anche scrittore e poeta) e mettendo in evidenza una costante del suo pensiero: la mentalità scientifica che desidera ricondurre le teorie greche al livello di uno studio concreto.

Il curatore del libro in italiano, Andrea Borruso, è titolare della cattedra di Lingua e cultura araba presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Palermo.

Ibn Dakhdul (Shaykh Abu Said ibn Dakhdul): sceicco cortese, erudito e di mente aperta.
Su richiesta di Shams el-Dawla ospita per 40 giorni nella sua proprietà, ricca di giardini e collocata a sud di Hamadhan, ibn Sina che da Hamadhan viene esiliato per evitare di essere ucciso dall’esercito che aveva fortemente criticato.
Insegna ad ibn Sina “il gioco del bramino” gli scacchi.
Perché “gioco del bramino”? in breve, racconta una legenda che il bramino Sissa regalò ad un principe indiano una tavola con 64 caselle, con sopra 32 figurine di legno da muovere secondo delle precise regole.
Il principe apprezzò il regalo e chiese al bramino cosa volesse in cambio, la risposta fu: un chicco di grano per la prima casella, due per la seconda, quattro per terza e così via, continuando per potenze di 2 fino alla 64 casella.
Sembrava una richiesta modesta, ma alla 64ma casella ci andavano 2 alla 64ma -1 chicchi, pari a 18.446.744.073.709.551.615 chicchi, e non sarebbero bastati tutti i raccolti del regno per migliaia di anni.

(Foto: da un manoscritto persiano che descrive come un ambasciatore in India ha portato gli scacchi alla corte persiana).

Ibn el-Sabr: visir, consigliere politico e religioso del giovane Nuh II che, insieme alla madre, lo assiste nella reggenza. (Da non confondere con el-Sabr capo di una banda di Ayyarun).

Ibn el-Suri: medico. Fatto arrivare da Damasco per Nuh II.

Ibn el-Kassim: visir, consigliere politico e religioso, della regina Shirin / Sayyeda.

Ibn el-Khammar: medico alla corte di Alì Ibn Ma’mun. Cristiano nestoriano, figlio di un mercante di vini, educato a Baghdad dove fu allievo del cristiano Yahya ibn Adi nell’ospedale Al-’Adhudi di Baghdad.

Ibn Khaled: medico personale di Nuh II.

Ismail: riceve il trono dal padre Sabuktigin di Ghazna. Verrà poi spodestato da Mahmud.

Kabus / Qabus: (976-1012) emiro a Gurgan, considerato principe estremamente crudele, soprannominato “cacciatore di quaglie”, ma considerato anche saggio e poeta da el-Biruni che si mette al suo servizio. Verrà sconfitto e ucciso dal buyide Fakhr el-Dawla. La sua tomba si trova a Gonbad-e Kavus.
https://en.wikipedia.org/wiki/Qabus

Kafur: eunuco di tipo majbub, direttore del registro del Consiglio.

Khadija: la favorita del ayyar, del predone el-Sabr

Laila: la bellissima principessa moglie di Ala el-Dawla, ibn Sina salva la sua vita e quella del figlio in grembo applicando un rischioso taglio cesareo.

Mahmud il Ghaznavide: (971-1030) figlio di Sabuktigin di Ghazna (Abu Mansur Sabuktigin).
Espande il regno fino a farlo diventare un impero che si estende dal Mar Caspio al Gange.
Alla morte del padre il regno va al fratello Ismail, che Mahmud mette in prigione e poi libera Ghazna dal vassallaggio con i Samanidi.
Amava la poesia e si circondò di letterati e di saggi, fra questi ci sono stati due dei maggiori nomi della letteratura islamica, Firdussi ed el-Biruni.

(Nella foto: Mahmud con Ayaz e Shah Abbas I)

https://it.wikipedia.org/wiki/Mahmud_di_Ghazna
https://en.wikipedia.org/wiki/Mahmud_of_Ghazni
http://www.wikiwand.com/it/Mahmud_di_Ghazna

Majd el-Dawla: (997-1029) (laqab, titolo onorifico di di Abu Taleb Rostam): emiro, figlio depresso della regina Shirin / Sayyeda e di Fakhr el-Dawla. Conosciuto come “Onore della nazione”. Alla morte della madre Sayyda le truppe si ribellarono a Majd el-Dawla che chiese assistenza a Mahmud il Ghaznavide il quale conquistò Ray e poi lo imprigionò.
https://en.wikipedia.org/wiki/Majd_al-Dawla

Mansur II (Abu’l-Harith Mansur II): samanide, figlio di Nuh II, gli succede ma è molto giovane, incapace di controllare i suoi governatori e generali, dopo alterne vicende viene detronizzato e sostituito col fratello Abd el-Malik, probabilmente con l’appoggio di Mahmud il Ghaznavide.
https://en.wikipedia.org/wiki/Mansur_II

Mariam: così si chiamava Yasmina quando era preferita e schiava del califfo di Bagdad El-Qadir. E’ stata una coraggiosa compagna di ibn Sina per un lungo periodo.

Massud I di Ghazni: figlio di Mahmud il Ghaznavide, porta l’esercito in soccorso di Majd el-Dawla assediato a Ray.
https://en.wikipedia.org/wiki/Mas%27ud_I_of_Ghazni

Muhammad el-ShiraziMuhammad el-Shirazi: ricco commerciante e cacciatore, salva e ospita ibn Sina ammalato in una delle sue case a Gurgan. La regina Sayyeda, che ha saputo della presenza di ibn Sina, continua a chiedere a el-Shirazi di mandarlo alla sua corte a Raiy.

Nuh II (Nuh ibn Mansur): samanide. Figlio e successore di Mansur I, diventa emiro di Bukhara nel 977 a 13 anni, ed è quindi assistito dalla madre e dal suo vizir.
Viene curato da ibn Sina quando gli altri medici avevano fallito, e ibn Sina ottiene quindi il permesso di accedere alla sua grande libreria, ricca di testi importanti e preziosi. Nuh II diceva «tutto il sapere del mondo dev’essere riunito in questo luogo».
Regnerà per 21 anni, fino al 997. Gli succederà il figlio Mansur II, poi detronizzato dal fratello Abd el-Malik appoggiato da Mahmud il Ghaznavide.
Per ibn Sina però cambiò poco perché i due successori gli rinnovarono la loro fiducia e il giureconsulto Abu Bakr el-Barguy gli chiese di scrivere un paio di importanti trattati.

(nella foto Nuh II che rientra a Bukhara)

https://en.wikipedia.org/wiki/Nuh_II

Osman: medico di Shams el-Dawla, insieme a Sharif hanno entrambi studiato al famoso Aldudi di Baghdad.

Osman el-Bustani: sepeh-dar della regina Sayyeda, comandante della guarnigione situata nel forte di Tabarak.

Rahman: visir dell’emiro Ala el-Dawla a Isfahan. Entrambi accolgono ibn Sina quando, dopo un lungo viaggio, entra ad Isfahan.

Sabuktigin di Ghazna: (942-997) nacque da una famiglia turca musulmana sunnita in Kirghizistan. Fatto schiavo in gioventù, sposò la figlia del suo signore Alptigin. Dopo la morte del suocero ne ereditò i domini a Ghazni e ampliò il regno. fondatore della dinastia dei Gaznavidi. Padre di Mahmud, lascia il trono al figlio più giovane Ismail, poi sopraffatto da Mahmud che allargò ancor di più l’impero. Sabuktigin in turco significa “principe amato”.
https://it.wikipedia.org/wiki/Sabuktigin_di_Ghazna

Sayyeda: (vedi Shirin)

Salah ibn Badr: dihkan, capovillaggio di Sugud che si trova vicino a Gurgandj.

Salwa: moglie di el-Arudi, il vicino di casa che ibn Sina libera dai calcoli. Regala ad ibn Sina una kharmèk, un portafortuna, una piccola sfera di vetro azzurrognolo attaccata ad una cordicella che Ibn Sina / Avicenna porterà sempre con sé.

Samà el-Dawla (Abu al Hasan Ali): buyide, “cielo dell’impero”, figlio di Shams el-Dawla, ne eredita il trono di Hamadhan e del Kirmanshahan, trono che tenne per un paio di anni. Propone ad ibn Sina di riprendere il suo ruolo di amir dopo la morte del padre, ruolo che ibn Sina però non vuole più, scelta che più tardi lo portò in prigione a causa di intrighi politici a suo sfavore, riuscì poi a fuggire per dirigersi a Isfahan sotto la protezione dell’emiro Ala el-Dawla.
https://fr.wikipedia.org/wiki/Sama%27_ad-Dawla

Samira: moglie di Shams el-Dawla.

Sawssan: ciambellano, addetto alla cura degli appartamenti e del tesoro di Alì Ibn Ma’mun a Gurgandj.

Shams el-Dawla: laqab, titolo onorifico di Abu Tahir, figlio di Shirin/Sayyida, fratello maggiore di Majd el-Dawla, governa su Hamadhan e su Kirmanshahan. Quando nel 1006 o 1007 il fratello Majd cerca di deporre la madre Sayyida, questa col supporto del curdo Badr ibn Hasanwaih e di Shams al-Dawla imprigiona Majd per un anno, in quel periodo regna a Ray con Shams che poi tornerà ad Hamadan. Ibn Sina guarisce Shams dalle coliche e ne diventa amico inseparabile, diventa ministro, e durante una rivolta dell’esercito, aspramente criticato da ibn Sina, Shams gli salva la vita facendolo ospitare da Abu Sa’d II Dakhdul appena fuori città. Nel 1021 Shams muore e gli succede il figlio Samà al-Dawla.
https://en.wikipedia.org/wiki/Shams_al-Dawla

Shams el-Muluk: “Sole dei re”, il figlio di Ala el-Dawla e della bellissima principessa Laila, nato con parto cesareo praticato da ibn Sina, succedette al trono del padre.

Sharif: medico di Shams el-Dawla insieme ad Osman, hanno entrambi studiato al famoso Aldudi di Baghdad.

Shirin: più nota col nome di Sayyeda / Sayyida, regina della città di Raiy, vedova di Fakhr al-Dawla, nipote del celebre Ibn Dushmanziyar. Dalla morte del marito regna di fatto sulla regione occidentale del Jibal perché il figlio Majd el-Dawla è ancora troppo giovane. Nel 1006-7 il figlio Majd al-Dawla tenta di spodestarla, ma Sayyida scappa dal curdo Kurd Abu Najr Badr ibn Hasanuya, che insieme all’altro figlio Shams al-Dawla, imprigionano Majd, mantengono il trono per un anno, e poi lo rendono a Majd. Muore nel 1028.
https://en.wikipedia.org/wiki/Sayyida_Shirin

Sinja: bellissima donna nativa di Jodpur e appartenente all’harem di Alì Ibn Ma’mun, offerta a ibn Sina come riconoscenza per averlo guarito, poi venduta ad un mercante di schiavi, subito disperatamente ricercata da ibn Sina e ricomperata, vivrà a fianco di ibn Sina per diversi anni.

Soleiman el-Damashki: intendente generale dell’ospedale (bimaristan) di Raiy.

Taj el-Molk: ciambellano, addetto alla cura degli appartamenti e del tesoro di di Shams el-Dawla. Divenne nemico di ibn Sina che gli aveva portato via il posto di visir. Ibn Sina, che si era inimicato anche l’esercito, dovrà fuggire per Isfahan.

Warda: figlia quindicenne di el-Arudi, assieme alla madre assiste ibn Sina nel togliere un calcolo al padre nel 998. E’ il primo amore di ibn Sina diciottenne. Sono vicini di casa a Bukhara.

Yan-Pui: l’astrologo di Ala el-Dawla. Sa consultare l’Yi –king (I-Ching), il Libro dei Mutamenti, di cui alcuni elementi risalgono a mille anni prima di Cristo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Libro_dei_Mutamenti

Yasmina: affetta da psoriasi scambiata per lebbra all’ospedale di Raiy. Era stata prima preferita e schiava del califfo di Baghdad El-Qadir. Il suo vero nome era Mariam ed era di origine greca. Aiuta ibn Sina a medicare i soldati feriti durante l’assedio di Raiy, fuggono insieme con El-Jozjani quando Raiy è perduta, per raggiungere Qazvim affrontando un viaggio molto difficile e pericoloso. Yasmina e ibn Sina vivono da innamorati fino al catastrofico incontro con El-Qadir.
Yasmina era stata anticipata dalla profezia di un cieco suonatore di saroh, un indiano incontrato al khan Zafarani: «Hai amato, ma non conosci ancora l’amore. Lo incontrerai presto. Avrà la pelle del paese dei Rum e gli occhi della terra. Sarete felici, per molto tempo. Cercherai di difenderti da lui, ma sarà il tuo amore più duraturo. Avrà cura di te, poiché tu l’avrai trovato. Non è lontano: dorme da qualche parte tra il Turkestan e il Jibal».

Yohanna Aslieri: medico personale dell’emiro Ala el-Dawla ad Isfahan, madre araba e padre “del paese dei romani”, studia medicina a Pergamo, Alessandria e Baghdad. Assiste timoroso e dubbioso ibn Sina e Yasmina nel parto con taglio cesareo della principessa Laila. Ibn Sina lo sostituirà come medico personale di Ala el-Dawla, e Aslieri si vendicherà quando ibn Sina avrà bisogno delle sue cure, e sarà probabilmente la causa della sua morte.

Zulficar: medico, allievo di ibn Sina.

Dizionario

Nel libro si usano ogni tanto dei termini in arabo o in persiano con relativa traduzione la prima volta che vengono usati.
Qui sotto, cliccando i tre puntini, si possono vedere elencati in ordine alfabetico.
[...]

La medicina, dei luoghi e dei tempi di Avicenna, è stata così importante nella storia, che ha lasciato il segno sui termini che usiamo ancora oggi e che vengono dall’arabo.
Alcuni esempi:
  • al-kimiyah, alchimia
  • al-kuhl, alcohol
  • al-ambiq, alambicco
  • al-kahli, alcalino
  • al-neel, anilina
  • al-ithmid, antimonio
  • qirat, carato
  • al-iksir, elisir
  • sharab, sciroppo

cosafare e cosavedere