Etiopia

Etiopia

Nord Etiopia
L’Etiopia è l’unico paese subsahariano che può vantare una storia antica e un succedersi di civiltà. A partire dalla più remota preistoria fino ai giorni nostri è tutto testimoniato da reperti archeologici, monumenti e testi scritti.

Oggi percorrendo la rotta storica che si sviluppa a nord di Addis Abeba tra montagne vulcaniche da 2-3 mila metri e diverse cime che superano i 4.000, si stenta a credere alla bellezza e al misticismo delle chiese e dei monasteri nascosti in mezzo alla vegetazione sulle rive e sulle isole del Lago Tana, all’eleganza dei seicenteschi castelli di Gondar, prima capitale e patria del Rinascimento etiope, alle tombe reali e alle steli di Axum, alle inusuali chiese duecentesche monolitiche interamente scavate in soli 23 anni nelle roccia a Lalibela, la nuova Gerusalemme e ottava meraviglia del mondo, alle chiese rupestri del Tigrai abbarbicate su monoliti di pietra. Di grande interesse è anche l’ambiente, con un susseguirsi di piramidi e di picchi di roccia, un numero elevato di piante e di animali endemici, tantissimi uccelli, le grandi cascate del Nilo Azzurro e il lago Tana percorso come un tempo da barche di papiro.

Nel classico tragitto che viene percorso nel nord dell’Etiopia, ci sono dei luoghi di grande concentrazione di elementi storici interessanti, fra questi abbiamo evidenziato:
--- il centro di Gondar con il tragitto percorso dalla processione del Timkat: dalla piazza principale, con il ben conservato Palazzo Italiano delle Poste, alla vasca del Battesimo;
--- le chiese scavate nella roccia a Lalibela con il tragitto che viene percorso dalle processioni durante il Timkat;
--- il centro di Axum con il parco delle steli e il luogo dove viene custodita l’Arca dell’Alleanza.

COSA LEGGERE: Andrea Semplici, Etiopia
Andrea Semplici è giornalista, fotografo, viaggiatore, ottimo conoscitore dell’Etiopia. La guida è completa e scritta in modo eccellente: copre gli aspetti storici - da Lucy alla nostra presenza coloniale; i popoli - e l’Etiopia è un vero museo vivente; le diverse regioni e suggerimenti per degli itinerari ideali. Ogni zona e ogni luogo raccontato è stato prima effettivamente vissuto, amato e studiato anche con l’aiuto di molti amici etiopi.

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Monaci e monasteri del lago Tana

Il lago Tana è il più grande d’Etiopia, qui nasce il Nilo azzurro che poco più a sud forma delle imponenti cascate.
--- Nel lago ci sono 37 isolette con molti monasteri e chiese storicamente importanti e riferimento per la cristianità etiope.
--- A Tana Kirkos secondo la tradizione è stata custodita per secoli l’Arca dell’Alleanza poi trasportata ad Axum.
--- A Daga Istefanos c’è una pittura della Madonna risalente al XV secolo; per la tradizione qui è stato sepolto l’imperatore Fasilidas.
--- Narga Selassie, costruito nel XVIII secolo dell’imperatrice Mentewab,è aperto anche alle donne.
--- La pesca nel lago è un’attività importante per i villaggi della costa, e si usano ancora le caratteristiche barche di papiro.


L’Epifania ortodossa, il Timkat, a Gondar

Merita un viaggio a parte il periodo del Timkat, la più importante festa ortodossa in Etiopia: tre giorni di riti e celebrazioni per commemorare il battesimo di Gesù Cristo nel Giordano.
--- Dai Sancta Sanctorum delle chiese escono in processione le Talbot, copie delle Tavole sacre con i dieci comandamenti, i cui originali starebbero nell’Arca dell’Alleanza ad Axum.
--- Le Talbot vengono ricoperte da tessuti damascati per non essere dissacrate dagli sguardi degli infedeli, e portate in una tenda cerimoniale vicina ad un corso o a uno specchio d’acqua che simboleggia la fonte battesimale e la cui acqua verrà benedetta.
--- Una processione accompagna il viaggio rituale delle Talbot, con canti e balli ritmati da tamburi, corni e sistri. Si prega tutta la notte e i pellegrini dormono tutto attorno alla tenda per restare vicini alle Talbot.
--- Al mattino i sacerdoti aspergono con l’acqua benedetta le Talbot, le croci, gli oggetti sacri e le persone che a volte si immergono nell’acqua richiamando il rito del battesimo nel Giordano.
--- Il terzo giorno si festeggia San Michele Arcangelo, e con altre processioni si riportano le Talbot nelle chiese.


Lalibela e le chiese scavate nella roccia

Lalibela è poco più di un grosso villaggio, ma nel passato è stata Roha, una capitale della dinastia discendente dall’Impero di Axum, ed è ancora importante città santa d’Etiopia, seconda solo ad Axum.
--- Nel XII sec. furono scavate, nella roccia rossa tufacea, 11 splendide chiese monolitiche, collegate da stretti e bui cunicoli sotterranei, e un lungo solco dove scorre un fiumiciattolo chiamato Giordano.
--- Una immane opera di decine di migliaia di uomini che in un paio di decenni scolpì quasi a mani nude le chiese di Lalibela.
--- Il Re Lalibela (1181-1221) volle costruire una seconda Gerusalemme, una Gerusalemme di Etiopia, dopo la conquista della città santa (1187) per opera del Saladino.
--- In un’epoca di forti lotte religiose, la città doveva essere al riparo da occhi indiscreti, e così le chiese vennero scavate all’interno della roccia.


Lalibela e le chiese scavate nella roccia



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