Giro del Mar Nero

Un astigiano, una moto, il Mar Nero



Avvicinamento alla Turchia
- Asti - Italia
- Zagreb - Croazia
- Sofia - Bulgaria
- Kesan - Turchia
===> Totale 2.013 KM

Punti d’interesse in Turchia
- Ephesus – Rovine Greco-Romane
- Bodrum
- DenizliAphrodisias e Pamukkale
- Göreme - Cappadocia
- Nemrut, Ahlat – Teste di Pietra
- Lago di Van – Architettura Armena
- DogubayazitDogubeyazit: palazzo di Ishak Pasa e Monte Ararat
- Kars – Rovine di Ani
- Posof – Frontiera con Georgia
===> Totale 3.938 KM

Punti d’interesse in Georgia e Armenia
- Gyumri - Armenia
- Yerevan – Capitale Armenia
- Tbilisi – Capitale Georgia
- Torri di Svaneti
- Kazbegi – Entrata in Russia
===> Totale 1.547 km

Ritorno – punti principali
- Attraversamento Russia
- Crimea-Ukraine
- Odessa - Ukraine
- Ucraine
- Ungheria
- Austria
- Arrivo ad Altavilla Vicentina dagli amici di Energia & Sorrisi
- Arrivo ad Asti
===> Totale 3.598 km

Riepilogo
- Partenza: Venerdì 27 Luglio 2012
- Arrivo: Domenica 26 Agosto 2012
- Giorni in moto: 31
- Paesi attraversati: 12
- Km Totali Viaggio: 12.156

Le tappe del viaggio


“Go confidently in the direction of your dreams, live the life you have imagined”
(Vai con fiducia nella direzione dei tuoi sogni, vivi la vita che hai immaginato).

Intervista di Mauro
a L'Uomo con la Valigia
del 12/7/2012.



Intervista di Mauro del 18/7/2012
ascoltabile sul podcast di Primaradio.it
sotto l'etichetta Mauro Dagna Sempreinmoto.it



Intervista di Mauro apparsa sulla rivista Scout Motorbikers di marzo 2013
dove Mauro racconta della sua passione per i viaggi e della sua esperienza
in questo particolare viaggio: le condizioni delle strade, la gente incontrata
e diventata amica e l'amica moto che non l'ha mai lasciato per strada...

(clicca la foto per scaricare l'articolo in PDF)



Intervista della GRP Televisione dedicata a Mauro appena tornato dal Giro del Mar Nero. Mauro ci racconta della sua interessante esperienza e ci anticipa la sua voglia di intraprendere un più impegnativo viaggio intorno al mondo.
Video realizzato assemblando una selezione delle più significative foto scattate da Mauro durante il viaggio.


Il diario di viaggio di Mauro

Day 1. Zagabria.
Fatto! Giornata lunga e soprattutto calda. L'asfalto oggi era rovente e l'aria che ti prendi in faccia mentre guidi, non basta a toglierti un po' di quel caldo atroce che è tutt'intorno a te! Sono bastate 2 ore per non essere più solo. All'Autogrill Brescia Est ho incontrato Imam con la sua fidanzata Aurora, in sella ad una rombante Honda Africa Twin del 1995. Anche loro sono diretti in Turchia e se ce la facessero, non disdegnerebbero l'Armenia, ma avendo a disposizione un tempo più breve, non sono ancora sicuri di potervici arrivare. Purtroppo hanno avuto qualche problemino con la catena e quindi ci siamo fermati per una sostituzione tutt'altro che volante! La fortuna ci ha sorriso ed abbiamo incontrato Marco, meccanico motociclista, che ha fatto l'impossibile per sistemargli la moto e permettere, ad Imam ed Aurora di continuare il viaggio appena iniziato in piena sicurezza. Domani tirata di 800km fino a Sofia dove cercheró di festeggiare degnamente il mio 45mo compleanno! Se tutto va come deve andare, Domenica sono ad Istanbul. Buonanotte a tutti amici miei!!!

Day 2. Zagreb - Sofia.
Giornata movimentata anche oggi e non priva di inconvenienti. I miei due nuovi amici mi hanno abbandonato forzatamanete! Purtroppo hanno avuto problemi con i documenti alla frontiera con la Serbia e non li hanno lasciati entrare. Quindi giornata in solitaria! La prima di una lunga serie. Ed e' pazzesco come senti la mancanza dei tuoi compagni di viaggio. E' incredibile la forza che ti da il pensare di essere in compagnia e non da solo, abbandonato agli eventi. E poi da solo pensi, pensi tanto. Pensi alla tua vita, al tuo passato ma soprattutto al tuo futuro. Le emozioni si confondono, si intrecciano i pensieri ed ogni tanto devi dire "basta!" , fermati, non pensare piu'! Pensa solo al momento che stai vivendo, al luogo in cui ti trovi! Le emozioni....quelle cose per cui ha un senso vivere! [...]

Day 3. trasferimento Bulgaria - Turchia.
Giornata tutto sommato tranquilla con qualche cambio di programma. Giretto mattutino per le vie di Sofia. Il centro storico è ricco di palazzi e costruzioni dallo stile architettonico decisamente interessante. Non mancano le rovine di epoca Romana debitamente restaurate e ben conservate. Interessate la cattedrale di Alexander Nevski, peraltro più bella esternamente che nel suo interno. Costruita con uno stile fastoso colpiscono più le strutture che gli affreschi dipinti con colori ormai inscuriti dal tempo. Quindi partenza verso le 14 direzione Istanbul. L'ultimo centinaio di km che mi separano dalla frontiera sono eterni! Strade normali, asfalto pessimo, lavori ovunque e polizia ovunque con tanto di laser per solleticare il portafoglio dei malcapitati! Comunque, arrivo in frontiera ed è il delirio. Credo che tutti i Turchi che abitano in Francia e Germania siano arrivati in questa frontiera. La scena è apocalittica, tipo autostrada Salerno Reggio Calabria il 15 di Agosto. [...]


Days 4 & 5. Da Kesan a Bodrum passando per Efeso.
Non fa caldo....si muore! ci saranno 1000 °C sull'asfalto. I diavoli devono essere usciti dall'inferno ed hanno dimenticato la porta aperta! Diciamo anche che con una pettorina indosso, i pantaloni di nylon e gli stivali, beh prprio freschi non si sta!
Scherzi a parte, il caldo si sente veramente tanto, il tutto accentuato da strade riasfaltate da poco e quindi, essendo particolarmente nere, attirano molto di più i raggi del sole e te li scraventano addosso senza tanti complimenti.
Per il resto niente di particolare ieri. Solo in sella dalle 8,30 del mattino alle 18,00 di ieri sera con una pausa di 45 min per mangiare qualcosa. Tutte strade normali con limiti da 50 a 90 kmh e tanta polizia sulle strade. Quindi eterna!
[...]

Days 6...9. Cappadocia
Ciao a tutti dalla Cappadocia, esattamente da Göreme.Vi sono arrivato ieri pomeriggio e devo dire che qui è veramente favoloso!
Le foto sui giornali non rendono giustizia a questo paradiso terrestre, geologicamente parlando.
Qui la natura si è divertita un sacco! E' come se un gigante avesse giocato con paletta e secchiello, costruendo castelli di sabbia enormi e come se non bastasse, in ogni castello ci ha fatto dei buchi, li ha cesellati costruendoci delle chiese e poi ha chiesto agli uomini di andarvici ad abitare dentro.
Veramente favoloso ed è talmente vasta la zona, che ci vorrebbero almeno due settimane per vederla tutta. Io mi acontenterò di due giorni, di più non posso.
I ritmi che ho tenuto fino ad ora sono molto serrati. Ho guidao già per quasi 4000 km da Venerdì scorso e sono comunque riuscito a vedere un bel pò di posti.
Vi avevo lasciati sulla strada che da Efes porta a Bodrum. Caldo, caldissimo, ma la fatica è stata ripagata con una buonissima cena a base di pesce in riva al mare.....con salassata finale! Nota negativissima! Ma è Agosto anche quì e Bodrum è considerata la Costa Smeralda della Turchia, quindi c'era da aspettarselo!

Il giorno successivo, il day 6, mi sono spostato verso Nord Est, ad Aphrodisias prima, con arrivo a Pamukkale in serata.
Le rovine di Aphrodisias sono magnifiche e se fossero più vicine ad Istanbul, sarebbero gremite di visitatori al pari di Ephesus se non di più.
Lo stato di conservazione è incredibile, valorizzato al massimo dalle opere di restauro compiute ed ancora in atto, in questo luogo.
L'arrivo a Pamukkale ti colpisce già da km di distanza. L'impatto è violento! Una montagna bianca, sovrastata dalle rovine della città greco-romana di Heliopolis, in mezzo ad aride montagne di color marrone-grigio.
Spettacolare e più ti avvicini, più il bianco diventa candido.
Il villaggio che sorge a piedi delle colate di calcite, il famoso travertino, è un paese che vive di turismo, perciò se da un lato non ci sono problemi a trovare un alloggio per la notte e qualcosa da mettere sotto i denti, dall'altro hai il trambusto generato da orde di turisti bulimici di viaggio. Ma questo è lo scotto da pagare visitando questi posti in piena estate......

Il day 7 l'ho dedicato alla camminata sul travertino, ove è possibile farlo ancora.
Poche aree fortunatamente sono aperte al pubblico e questo è l'unico modo per difendere questo patrimonio dell'umanità dai vandali umani che ne distruggerebbero ogni traccia.
Mattinata quindi trascorsa tra piscine di travertino, rovine Greco-Romane e turisti Russi scaricati a centinaia da autobus di tour operators.
Pomeriggio nuovamente in moto direzione Konya, dove NON vi giungerò in serata. Nuovo cambio di programma. La visita a Pamukkale mi ha preso più tempo del previsto e quindi sarei dovuto arrivare alla meta finale in tarda serata, intorno alle 23. Ho quindi preferito optare per una sosta intermedia nella cittadina di Beysehir, ad un centinaio di km da Konya.

Beysehir - Trovato albergo 3 stelle (vere!) alla folle cifra di 60 YTL , l'equivlente di 27€ circa!
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Come vi dicevo poc'anzi, arrivo ieri, in primo pomeriggio nel paese dei "camini delle fate". Giornata trascorsa in giro per valli e pianure a far foto e a respirare un pò di questa natura magnifica.
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Days 10...13
Il diario è un diario quando si raccontano avvenimenti, luoghi, incontri, ma è ancor più vero quando si raccontano emozioni.
Ed è proprio di queste che vi parlerò questa sera, seduto sul mio letto di un albergo a Tatvan, molto ad Est, villaggio che si affaccia sul Lago di Van.
Ben inteso, di posti e di cose ne ho ancora viste in questi giorni. Ho proseguito l'esplorazione dei dintorni di Göreme, lasciandomi perdere nei meandri, nelle valli generate dall'erosione del vento e dell'acqua nel corso di questi ultimi 6 milioni di anni.
Sono stato sul Monte Nemrut dove un giovane re megalomane tale Antioco I, pochissimi anni prima della nascita di Cristo, fece erigere un tumulo funerario alto 50 mt costituito da semplici pietre non più grandi di una pallina da tennis e sui lati Ovest ed Est, fece costruire due enormi spiazzi per porvi 7 statue decisamente grandine.
Delle statue non rimane molto, ma ciò che sorprende sono le teste, alte oltre 2 mt e rovinate a terra a causa di forti terremoti.
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Day 14
Vi avevo lasciato intorno al Lago di Van, girovagando per cercare un posto per dormire mi sono fatto pollescamente fregare da un albergo in Tatvan. Non tanto per il prezzo perchè 32€ per una notte in un 3 stelle (ma solo di nome) si possono anche pagare, calcolando che sono esausto e devo assolutamente trovare un luogo con un collegamento WiFi accettabile. Il problema è la location: pieno centro con tanto di bagordi post-Ramadan e vi lascio immaginare!
Io lo dico sempre: Mauro, segui il tuo istinto che quello non sbaglia mai! E il mio istinto diceva: prosegui...prosegui lungo la sponda Nord del lago! Qualcosa sicuramente troverai e male che vada tiri fuori la tenda e ti butti sulla spiaggia. Ed entrambe le possibilità sarebbero state soddisfatte.
Il mattino dopo infatti, lungo la sponda Nord del Lago di Van, ho incontrato almeno tre alberghi molto più carini del mio e sicuramente meno cari ed una miriade di luoghi dove avrei potuto piazzare la tenda senza l'ombra di un essere vivente nel raggio di chilometri!
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Ciao a tutti da Tbilisi, splendida capitale Georgiana che ha conservato un pò di quello spirito Caucasico tanto decantato dalla letteratura!
Il caldo è tornato a farsi sentire. 40 gradi durante il giorno! Ricordo con nostalgia le belle tratte percorse nei giorni scorsi a cavallo della mia moto, dove le strade salivano fino a 2500 mt e l'aria frizzantina ti permetteva di respirare a pieni polmoni.
Qui di nuovo si schiatta! Però meglio questo che la pioggia ed i temporali devo ammettere.
Note caratteristiche di questi ultimi giorni? Beh senza dubbio le strade e lo stile di guida! PESSIMI ENTRAMBI!!!

Le strade.
Asfalto viscido e spesso polveroso, quando c'è! Molti sono i tratti di pavimentazione dove l'asfalto è svanito lasciando buchi enormi che ti obbligano a velocità di percorrenza minime se non vuoi correre il rischio di sparire, fagocitato dall'antro marrano!
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La gente.
A primo impatto burbera e chiusa, quando si apre si rende totalmente disponibile. Come il locale che si ferma per strada e ti chiede se hai bisogno di qualcosa, ovviamente in Armeno. Oppure come i 4 ragazzi che si stanno preparando una profumatissima carne alla brace e vedendomi fermo, sul ciglio della strada mentre scatto fotografie, mi invitano ad unirmi a loro per il banchetto. Ovviamente accetto e passo una mezz'oretta in piacevole compagnia, mangiando una gustosissima carne di maiale alla brace accompagnata da pane Armeno, pomodori e cipolle bianche.
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Vi racconto un aneddoto meraviglioso.
Dopo essere venuto via da Dogubayazit, il tragitto prevedeva una tappa alle rovine di Ani, anticamente una città Armena considerata al pari di Costantinopoli per grandezza, numero di abitanti e magnificenza.
Ebbene, sulla cartina vedo una strada secondaria, presumibilmente sterrata, che mi farebbe tagliare un bel pezzo. Ci provo.
Primo tratto veramente scorrevole di 9km che mi porta ad un piccolo villaggio di agricoltori. Arrivo nel centro del paesino e spengo la moto per chiedere informazioni. Il capetto della situazione, un uomo di una quarantina d'anni, mi chiede di entrare nel suo terreno e lo accontento. Subito si forma un girotondo di bambini intorno a me ed alla moto. E' ovvio, credo di essere il primo occidentale che passa da quelle parti.
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Domani parto da Tbilisi per un giro di 1000km in due giorni nello Svaneti. Sarò di ritorno il 19 sera nei pressi di Tbilisi, anzi a dire la verità spero di riuscire ad arrivare a Kazbegi, posto di confine Russo-Georgiano dove dovrei transitare il 20 mattina.
Poi sarà una volata. Cercherò di passare la Russia in un sol fiato. Non mi hanno parlato molto bene della zona che dovrò attraversare e quindi ci vorrei rimanere giusto il tempo necessario a coprire la distanza che mi separa dalla Crimea. Si, Crimea. Passo da sotto circumnavigando quindi il Mar Nero nel vero senso della parola ed entrando in Ucraina attraverso la Crimea appunto, spero già il 21 mattino.
Come avrete notato, ho accelerato il passo. Conto di essere a casa il 26 Agosto, con 12000km abbondanti sulla schiena e non solo metaforicamente!
A presto amici miei!

Usghuli, Upper Svaneti: testimone di un tempo ormai andato
Che esperienza meravigliosa! Posso solo dirvi questo: che esperienza meravigliosa!
Avevo letto qualcosa su questa parte di Georgia, ma non immaginavo fosse così particolarmente affascinante.
Il luogo si trova circondato da vette di 3-4000 mt e sullo sfondo i ghiacciai che scendono dalle pendici del monte Shkhara di 5021 mt (il monte più alto della Georgia), donano un tocco di bianco a questo quadro dipinto col verde, il marrone e tutte le sfumature del grigio. Purtroppo il grigio non era solo il colore delle rocce circostanti, ma anche, ahimè, quello del cielo. Non sono riuscito in due giorni a vedere il cielo terso e questo è stato il motivo per cui mi sono dovuto fermare 2 notti ad Usghuli e non una come preventivato....ed è stata la mia fortuna!

Usghuli, un paesino posizionato tra i 2086 e i 2200mt , dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità, dove 200 persone circa vivono tutto l'anno al contatto con la natura, con ritmi e modalità che noi abbiamo dimenticato da secoli e secoli. Una striscia di terra e roccia di 47 km li tiene in contatto col mondo conosciuto collegandoli a Mestia, la capitale dell'Upper Svaneti e spesso, anzi spessissimo è chiusa a causa di frane e smottamenti o per la tanta neve che qui cade abbondante durante il lungo inverno che arriva ad essere di 6 mesi.
[...]

Il ritorno dallo Svaneti e l'attraversamento del confine Russo-Georgiano
ROCCAMBOLESCO E DECISAMENTE AVVENTUROSO!
Lo definirei così il tragitto di ritorno da Ushguli a Mestia prima, e poi il viaggio fino a Kazbegi.
Parto di buon ora dal villaggio dopo aver salutato e ringraziato la gentilissima signora e le sue dolcissime figlie. Durante la notte è ancora piovuto, ma decisamente meno del giorno precedente. Sembra che la strada sia nuovamente percorribile anche perché hanno lavorato diversi mezzi durante tutta la giornata precedente e parte della nottata.
Prima frana, ok. Si passa, ma 10mt dopo se ne è staccata un’altra. Fermo la moto, scendo e comincio a crearmi un varco tra i massi, facendo attenzione che non se ne stacchino degli altri dalla parete. Riesco in qualche modo a passare.

Dopo circa 500mt la cascata del giorno prima si è trasformata in un torrentello da guadare. Le pietre sono state rimosse. Bene!
Per un po’ il tragitto è buono. Qua e là si vedono i segni del mezzo nubifragio abbattutosi il giorno prima. Frane ovunque, smottamenti, il fiume sotto, rigonfio fino a scoppiare, urla nell’infrangersi sulle pareti rocciose della stretta gola ove è costretto, quasi volesse crearsi un nuovo spazio più consono alla sua nuova dimensione.
Incontrerò molti altri passaggi più o meno impegnativi. Le pietre continuano a staccarsi dalle pareti impregnate d’acqua. E’ un vero disastro.
Comunque, in un modo o nell’altro, riesco ad arrivare dopo circa un paio d’ore sotto l’acqua e ad una temperatura di poco sopra lo zero, nei pressi di Mestia. L’asfalto è vicino.
Sono pochi chilometri, 4 forse e poi una striscia di asfalto lucido di 140km mi riporterà a Zugdidi ed in seguito verso la Capitale Tbilisi.
[...]

Il rientro a casa
Il rientro verso casa è stato decisamente “smooth”, come dicono gli anglosassoni, tutto liscio.
Notte trascorsa in un paesello sul mare che si chiama Sudak, sorvegliato dall’alto dalle poderose mura di cinta del castello medievale datato 13mo secolo. Strade e stradine invase da turisti Russi ed Ucraini. Agosto è Agosto anche qui! Italiani non se ne vedono….meno male!
Ripartiamo l’indomani, direzione Odessa. Pochi km (troppo pochi!) e la gomma posteriore si affloscia tristemente. Ci fermiamo e ricomincia la tiritera del “tira fuori tutto dalle valigie e smonta la gomma”.
La valvola della camera d’aria che avevo sostituito 3 gg prima, si è miserabilmente strappata! Camera inservibile e così decido di rimettere quella che avevo tolto che nel frattempo avevo rattoppato. Rimonto tutto, faccio per ripartire…..ma nooooo! Si sta sgonfiando…..! DISASTRO!!! Che fare? Rismontare tutto e ripararla o continuare per 20km fermandosi a rigonfiarla ogni tot km e trovare un gommista? Opto per la seconda soluzione. Piotr si incammina verso la cittadina che dista 22 km e cerca un gommista. Io riparto e ogni 5-6 km mi fermo e gli do una gonfiatine con il compressorino portatile.
Per farla breve, la riparazione che avevo fatto in albergo teneva. Peccato che c’era un altro minuscolo forellino che non avevo visto. Altra lezione imparata: provare la camera d’aria prima di riutilizzarla!!!
E intanto è già mezzogiorno. Tempo perso mannaggia! Saltiamo Sebastopoli e procediamo per Odessa.
Anche qui in Ucraina la polizia è appassionata, anzi direi innamorata degli autovelox e soprattutto dai benefici che possono procurare. L’attenzione è massima. Limiti rigorosamente rispettati e dove acceleriamo un po’ di più lo facciamo con il trucchetto del “attaccati al sedere del locale”. Funziona! Arriviamo ad Odessa che si è fatto già buio ed evitiamo per 10 minuti un nubifragio. Appena arrivati in albergo, si scatena un temporale di violenza inaudita. Meno male che siamo già in camera all’asciutto. Con tutte le ore trascorse in sella, un temporale del genere non lo avrei sopportato.

L’indomani mattina giretto turistico alla scoperta di Odessa. E’ il 24 Agosto, festa dell’Indipendenza dell’Ucraina. Ci sono cerimonie ovunque e la città è agghindata come si deve per celebrare questo giorno.
Un domanda ai lettori: ve la ricordate la celebre scena nel film “IL SECONDO TRAGICO FANTOZZI”, dove Fantozzi appunto esordisce con “La corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!”? Ebbene, la celeberrima e famosa scalinata dove la madre vede la carrozzina con il figlioletto neonato rovinare verso il basso, è proprio qui, ad Odessa! Incredibile ma vero! Esiste!!!
Verso le 12 ripartiamo, direzione Nord e poi a Ovest. Arriviamo verso le 20 alle porte di una cittadina chiamata Ternopil e decidiamo di fermarci qui per la notte. La strada è in pessime condizioni, ci siamo sparati 645 km in 7 ore di sella e domani sarà una lunga, lunghissima giornata.
Già, domani. Domani è il giorno in cui mi separerò dal nuovo amico Piotr poiché lui proseguirà verso Nord Ovest per la Polonia ed io verso Sud Ovest direzione Ungheria.
Una cena frugale, quattro chiacchiere, una rapida occhiata alla moto per vedere che tutto sia in ordine e si va a nanna.
[...]
Il segreto è vivere queste emozioni per quello che sono, senza combatterle, senza rifiutarle. Accettarle e viverle. Solo così cresci dentro e vai avanti! L’esperimento è riuscito, l’obiettivo raggiunto.
Volevo mettermi alla prova, volevo comprendere se ero capace di affrontare un viaggio così impegnativo in solitaria ed uscirne integro e non devastato fisicamente e psicologicamente.
Ebbene vi posso dire che CE L’HO FATTA! Sì, ho compreso che sono in grado di poter affrontare qualcosa di più impegnativo, qualcosa di decisamente più intenso come un giro del mondo in moto in solitaria.
Sto maturando in questi giorni il da farsi. L’impegno è immenso e il budget economico decisamente consistente e necessita il supporto di sponsor economici esterni.
Vedrò il da farsi, anche se in cuor mio ho già deciso. . . . !
Per il momento mi godo ciò che questo viaggio mi ha regalato. Una consapevolezza non nuova peraltro, ma la normale evoluzione maturata in anni di viaggio in giro per il mondo. La forte, fortissima volontà di cambiare la mia vita e di viverla più intensamente e consapevolmente, puntando a raggiungere ciò che per me è diventato l’obiettivo primario della mia esistenza : raggiungere la SERENITA’ !

Ringraziamenti
Beh, qui è facile ! Innanzitutto ringrazio tutti voi, amici lettori, che con i vostri commenti mi avete fatto sorridere, mi avete ridato forza nei momenti di sconforto, mi avete sostenuto e lo avete fatto durante il mese delle vostre vacanze. Senza le vostre parole sarebbe stato tutto molto diverso!
Ringrazio l’amico Lucio Andreetto di ANIMATED WEB che ha caricato le centinaia di foto sul sito, che ha trasformato i miei racconti mettendo in evidenza le parti salienti, che ha permesso a voi di seguire la “motoretta” che si spostava sulla cartina, che ha “pulito” , fortunatamente in poche occasioni, la pagina dei commenti togliendo quelli meno opportuni e soprattutto anonimi, insomma la persona che ha reso possibile questo dialogo con voi.
Ringrazio gli amici del MOTOCLUB ALFIERI di Asti e quelli di ENERGIA & SORRISI per il supporto morale, l’incitamento e la condivisione.
Ringrazio l’amico Amir di SOLO MOTO di Ivrea per il supporto tecnico per la moto e Tony di GIALDINI TECHNICAL EQUIPMENT di Brescia.
Ringrazio l’amico DAVIDE BIGA reduce dal suo giro del mondo e la MWT ADVENTURE DREAM per le ore trascorse ad ascoltare le mie mille domande relative a moto e viaggio.
Ringrazio i miei familiari e le persone a me vicine per aver sopportato la mia lontananza e per avermi spronato ad andare avanti nei momenti difficili, magari con un sms o con un messaggio su facebook.
Ringrazio le tante persone che ho incontrato sul mio cammino perché mi hanno arricchito e hanno permesso, inconsapevolmente, che io facessi un ulteriore step in avanti verso una consapevolezza più profonda.
Insomma ringrazio tutti quanti e vi do appuntamento per un altro viaggio, per un’altra avventura.

Voglio chiudere con un pensiero di Thoreau, una frase che guida ormai la mia vita da quando l’ho scoperta :
“Go confidently in the direction of your dreams, live the life you have imagined”
Vai con fiducia nella direzione dei tuoi sogni, vivi la vita che hai immaginato . . .
perchè i sogni si avverano se lo vogliamo veramente . . . !


BUON VIAGGIO E BUONA VITA A TUTTI !!!

Le foto di viaggio

cosafare e cosavedere