Dilili a Parigi

Syndicat de l’épicerie française.

“Un pour tous et tous pour un”, era il motto del sindacato della drogheria francese e dei generi alimentari Epicerie française et de l’alimentation générale, ma era anche il motto dei quattro moschettieri di Alessandro Dumas.
Era un periodo in cui i negozianti dovevano affrontare una concorrenza sempre più agguerrita da parte dei grandi rivenditori come Felix Potin, che aveva aperto il suo primo negozio all’angolo tra Boulevard Sebastopol e Rue Reaumur.
Con lo slogan Félix Potin, on y revient ! (da Potin si torna!) la catena aveva rivoluzionato il commercio, soprattutto con prodotti self-service e pre-confezionati, grazie alla creazione di unità di confezionamento industriali a monte.
Per far fronte alla nuova situazione, i droghieri indipendenti hanno dovuto adattarsi aumentando gradualmente la gamma dei loro prodotti, e non hanno lesinato sulle spese per costruire la sede del loro sindacato. Hanno affidato la costruzione a Edouard Bauhain e Raymond Barbaud, e lo scultore Jules Rispal si è occupato della decorazione.
Con la crisi dell’associazione l’immobile fu venduto all’inizio degli anni ’80.
L’antica sala riunioni è stata trasformata in teatro, inizialmente Théatre de l’Epicerie, poi Roseau Théatre e nel 1993 Théatre du Renard, dal nome della via in cui si trova.
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