Il Grande Gioco

Herat / Heerat.

Il “Geographical Memoir of the Persian Empire” così la descrive: “Herat is admirably supplied with water, almost every house having a fountain, independent of the public ones on either side of the bazars. The residence of the Prince is, in appearance a very mean huildingj a common gateway is all that is seen of it; within which is a wretched house, and in its front an open square, with the gallows in the centre. The Mesghed Jatna, or chief mosque, was once a noble edifice, enclosing an area of eight hundred square yards ; but having been much neglected, is now falling into decay. This fortunately, however, cannot be said of the other buildings of Herat ; and no city, perhaps, in the East, has so little ground imoccupied.”

Herat, capitale della provincia del Khorasan, era una delle grandi città carovaniere dell’Asia centrale, rinomata per i cavalli, e Christie con la sua scorta si presenta come mercante di cavalli al servizio di un mercante indù. Herat era un luogo di grande interesse per i responsabili della difesa dell’India perché si trova su una delle rotte storiche di conquista dell’India, da qui si raggiungono con facilità i passi di Bolan e Khyber, grandi porte d’accesso all’India, ed è situata su una valle ricca e fertile capace di fornire acqua e vettovaglie ad un esercito invasore. La misteriosa Herat era stata prima visitata solo da un altro europeo. Christie arriva qui da Nushky, dove si era separato da Pottinger diretto invece a Kerman, nella Persia meridionale.

Il “Geographical Memoir of the Persian Empire” dice che Herat poteva essere l’antica Aria o Artacoana, capitale di Ariana. La Wikipedia dice che Artacoana era la capitale di Aria, diventata poi una satrapia orientale dell’impero persiano; più tardi, Alessandro il Grande o un suo successore, costruirono una nuova capitale, Alessandria Ariana, oggi Herat.
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