Il Grande Gioco

Bam / Bumm.

Nella relazione di Pottinger, tradotta in italiano da Decio Ziliani nel 1819, Pottinger descrive il suo incontro col Khan di Bam nel suo palazzo:
Noi attraversammo due o tre piccoli cortili molto brutti, prima d’entrare nel dorbar situato all’ estremità d’una gran corte con un viale d’alberi da ciascun lato; eravi nel mezzo uno spazio piantato d’arbuscelli ed ornato di tre fontane zampillanti. Il dorbar era un’elegante sala quadrata, la quale da ciascuna parte aveva uno sfondo ed una finestra fatta ad arco; il pavimento era coperto di ricchi tappeti di Persia; e tutto all’intorno vi erano de’ nemeds o cuscini per adagiarsi. Le pareti poi erano imbiancate, e con modanature in oro, le quali cose tutte prese insieme mostravano un’apparenza sommamente magnifica, senza essere troppo caricata. Il Khan era seduto nello sfondo in faccia, vicinissimo alla finestra; ed io mi collocai nella parte opposta della sala, vicino alla porta.

Pottinger si presenta coi vestiti malconci per il faticoso vaiggio, e così si descrive:
io aveva indosso una grossa camicia da Bèlutchis, pantaloni che altre volte erano stati bianchi; ma dopo sei settimane che io gli portava, essi s’avvicinavano al nero, ed erano quasi a pezzi. Aggiugnete a ciò un turbante turchino, un pezzo di corda di cotone a guisa di cintura, e nelle mie mani un grosso bastone, il quale m’aveva reso grandi servigi nell’ajutarmi a camminare, e nel difendermi contro i cani.

Del libro Voyages Dans Le Beloutchistan Et Le Sindhy si trovano alcune edizioni anche su Amazon, sono delle riproduzioni del 1923 del testo originale di Pottinger del 1816, con delle imperfezioni dovute alla scannerizzazione di pagine molto vecchie e un po’ rovinate.
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