Il Grande Gioco

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Khozdar / Khuzdar.

Pottinger, nella traduzione del suo libro dal francese all’italiano fatta da Decio Ziliani nel 1819, così la descrive:
Il nostro soggiorno ci lasciò campo di esaminare la città; essa è piccola, nò contiene più di cinquecento case. E posta in una vallata circondata da montagne, e cinta di un muro di terra poco alto; racchiude altresì un picciol numero di giardini che producono nella stagione uve, fichi, albicocchi, mandorle, pomi ec.; ma in allora gli alberi non avevano neppure una foglia, e tutto annunziava essere nel cuor dell’inverno.
Khozdar è principalmente popolata d’Indiani di Multan, e di Chibarpur; essi godono quivi di si gran credito, che tutte le sere le chiavi della città sono consegnate al capo de’ loro bramini: parecchi individui di questa tribù adempiono le funzioni di preti alla pagoda, che la comunità di questo luogo ha dedicato a Kàli, dea del destino.

Nel tomo 7 de "Lo spettatore" del 1817, si legge: Una strada dirupata, intersecata da profondi e quasi impraticabili burroni, li condusse alla città di Kosdar, i cui abitanti li rimirarono con sospetto e con sorpresa; ma dopo qualche difficoltà, li posero ad alloggiare in una vuota capanna.
Kosdar è composta di circa cinquecento abitazioni, è situata in una valle attorniata da monti, ed ha un basso muro di terra intorno, che racchiude nel suo circuito alcuni giardini, i quali producono uva, fichi, mandorli, albicocchi, peri, ec, ma gli alberi erano a quel tempo ( 3 febbrajo) privi di foglie. I cittadini sono per la parte principale Hindoos di Multan e di Sirkarpor, ed essi hanno tanta influenza, che le chiavi della città vengono deposte ogni notte nelle mani del Bramino più anziano fra quelli che uffiziano ad una pagoda dedicata a Fali, la Dea del Fato; benché, a quanto il sig. Pottinger dice, sian questi un branco di dissolute e scostumate creature, di cui tutta l’occupazione consiste nel fumar tabacco, masticar bang e star seduti accanto al fuoco.

Del libro Voyages Dans Le Beloutchistan Et Le Sindhy si trovano alcune edizioni anche su Amazon, sono delle riproduzioni del 1923 del testo originale di Pottinger del 1816, con delle imperfezioni dovute alla scannerizzazione di pagine molto vecchie e un po’ rovinate.
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