Il Grande Gioco

Isfahan / Ispahan.

Quando Pottinger arriva qui scopre che il suo capo, il generale Malcolm si trovava a Maragha. Ha però una fantastica sorpresa che, Peter Hopkirk nel libro “Il grande gioco” così racconta: “Mentre soggiornava a Isfahan, nel palazzo riservato agli ospiti di riguardo, e si godeva le comodità della nuova sistemazione, fu informato una sera che un uomo desiderava parlargli. «Scesi al pianterreno, e nell’oscurità non distinsi i suoi lineamenti». Conversò con l’estraneo parecchi minuti prima di accorgersi a un tratto che quella figura male in arnese, provata dal viaggio, era Christie. […] ora i due si abbracciarono, sopraffatti dalla gioia di ritrovarsi sani e salvi. «Quel momento» scrive Pottinger «fu uno dei più felici della mia vita».”

Dalla viva voce di Pottinger: “as it was then quite dark, I could not recognize his features; and he fancying me a Persian, from my dress, we conversed for several minutes ere we discovered each other. The moment we did so, was one of the happiest of my life.”

(nella foto: ingresso della moschea Jama. Eugène Flandin 1840)

Del libro Voyages Dans Le Beloutchistan Et Le Sindhy si trovano alcune edizioni anche su Amazon, sono delle riproduzioni del 1923 del testo originale di Pottinger del 1816, con delle imperfezioni dovute alla scannerizzazione di pagine molto vecchie e un po’ rovinate.
Dove si trova? Vedi la mappa completa - Il Grande Gioco con questo e altri luoghi di interesse oppure passa alla immagine successiva ►