In alto, dentro una mandorla sorretta da due angeli, Cristo Pantocratore in trono che benedice e tiene nella sinistra un volumen, il libro della parola di verità.
Il Cristo Pantocratore (dal greco pas, pasa, pan [tutto] e kràtein [dominare con forza, avere in pugno]) è una raffigurazione di Gesù tipica dell'arte bizantina e in genere paleocristiana e anche medievale, presente soprattutto nei mosaici e affreschi absidali. Cristo è ritratto in atteggiamento maestoso e severo, seduto su un trono, nell'atto di benedire con le tre dita della mano destra, secondo l'uso ortodosso.

In basso, la Resurrezione, dove Cristo non compare, ma ci sono solo i segni del grande evento: due piccoli soldati sono a guardia di un sepolcro vuoto, le Marie accorrono e l'angelo annuncia loro l'avvenimento.
Nel medioevo non conoscevano la prospettiva, ma qui se ne può notare una duplice interpretazione prospettica: 1) quasi una prospettiva rovesciata nel sepolcro vuoto dove si vede il lenzuolo attorcigliato; 2) una prospettiva morale: l'angelo, personaggio più vicino al bene è grande; le pie donne sono figure intermedie; mentre i soldati, interpreti del male, sono raffigurati in piccolo.
Da notare che le lance dei soldati e le funicelle del turibolo delle donne sono in affresco, sottolineando ancora una volta l'intreccio fra ornamento pittorico e plastico, unito alla cornice architettonica del quadro. © Lucio Andreetto - Vedi la mappa del Civate: la Basilica di San Pietro al Monte con tutte le foto.

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